domenica 24 settembre 2017

Lettera ad autori di discutibili scelte letterarie

Caro ideatore dello spot a sostegno della lettura,
sì, proprio tu, che hai deciso di ricreare una scena da incontro romantico tra una lettrice e quello che suppongo essere un pirata, ambientata in una caffetteria e sulle note di Cime Tempestose. Questa non è una lettera di complimenti, ma una richiesta di spiegazioni per quello che reputo essere, nel migliore dei casi, un fraintendimento del romanzo e, nel peggiore, la prova schiacciante che tu, il libro, non l'hai mai neanche aperto. Forse giusto una sbirciatina, ma è più probabile che tu abbia cercato qualche citazione su Wikiquote o sul Tumblr di un'adolescente con l'animo tormentato.
La mia domanda è la seguente: perché Cime Tempestose? Perché optare per il romanzo della Bronte se la tua idea era quella di ricreare la magia di un colpo di fulmine? Eri sotto effetto di acidi forti? Hai letto il bignami scritto da Topo Gigio? Sei incappato in una fan fiction sui due protagonisti e hai pensato che fosse uno stralcio della storia originale? Perché, diamine, c'erano migliaia di testi che hanno ampiamente e divinamente affrontato l'argomento, basta chiedere a qualunque quaderno nascosto nel cassetto di un lettore a caso. C'era Jane Austen, c'era Dante e Shakespeare (ma non quello di Otello o Amleto eh? Ho capito che hai gusti strani, tu!), c'era pure l'altra sorella, Charlotte, se proprio volevi restare in famiglia, ma no, tu hai scelto Emily e la storia d'amore più tormentata della letteratura, o almeno tra le prime 10. Che razza di scelta è? Tra centinaia di testi, hai scelto la storia di una coppia che, tra l'altro, non sarà mai tale, in cui la protagonista femminile muore dopo duecento pagine ed in cui il protagonista maschile sarà assorbito per l'intera narrazione da una vendetta sadica nei confronti della progenie di tutti i suoi nemici, compresa la figlia della sua amatissima. Davvero, ottima scelta! Perché non hai pensato di inserire anche, che ne so, Tess dei  D'Urbervilles, che veniva praticamente violentata dal suo amato? Se devi proprio fare scelte letterarie discutibili, tanto vale spararla grossa, non credi? E per la cronaca, non sto mettendo in discussione la scelta del romanzo, che è bellissimo, ma il contesto in cui è stato incastrato a forza. E' l'ambientazione che hai scelto, infatti, che mi fa dubitare A- della tua reale conoscenza della materia o B- dei tuoi gusti in fatto di amore. Diciamocelo, la passione tra Catherine e Heathcliff è più adatta ad una puntata di "Amore criminale" che non ad una serata sospirosa davanti allo schermo guardando Io prima di Te! Quello rappresentato dalla Bronte è un amore egoista, logorante, che consuma anima e corpo e che alla fine uccide. E' l'amore morboso che ti si attacca addosso come un tarlo per non lasciarti mai più. Roba che, al confronto, la relazione sfigata di Angel e Buffy era una favola della Disney! E questa è solo la superficie di una storia fatta di scelte sbagliate ed in cui l'egoismo detta legge più dell'amore. Cime Tempestose parla di dannazione, di orgoglio inscalfibile, di tormenti autoinflitti, non dell'amore passionale, generoso e pacificatore che tutti vorremmo vivere e che ci porta a rosicare pesantemente davanti alle coppiette innamorate viste per strada.
Tu vorresti dirmi che, alla luce di questa notizia, non provi neanche un po' di senso di colpa per quella poveraccia seduta sul divano a cui hai appioppato quell'incubo romantico? Perché io, personalmente, ho avuto un moto di pena per lei mentre guardavo il filmato. Quando poi ha avuto l'incontro con il giovane pirata, mi sono ritrovata in piedi ad urlare allo schermo "Fuggite, sciocchi!" scomodando ancora una volta Gandalf. Avrei addirittura fatto volentieri irruzione nella caffetteria impugnando un battipanni per far disperdere i due poveri malcapitati come fossero stati dei piccioni. Salvati in corner da un destino di tormenti e vendette intergenerazionali, e tutto a causa della crudele ignoranza di uno sceneggiatore/regista/non so che ruolo tu ricopra! A meno che, certo, non fosse tutto premeditato. Forse sei un misogino che desidera che tutte le donne finiscano come Catherine Earnshaw e prole. No, saresti troppo banale, è più probabile che tu sia una persona più democratica nel diffondere il tuo astio e, semplicemente, detesti i giovani nel loro insieme, soprattutto quelli che perdono tempo a leggere al bar invece di spaccarsi la schiena per guadagnare la loro pagnotta. Uno di quei cliché viventi che ammorbano tutti sostenendo che ai loro tempi le cose erano migliori. Certo, potresti anche essere un complottista che, invece di promuovere la lettura, la vuole disincentivare presentando un contenuto fuorviante di un libro, così da produrre una cocente delusione in qualsiasi ragazzina che si avvicinerà alla lettura di questo classico sperando di ritrovarvici l'amore romantico delle varie Bella ed Edward, oltre naturalmente a produrre una subitanea avversione da parte dell'intero genere maschile, minacciato di devirilizzazione se solo sfiorerà il tomo maledetto (si sa che i maschietti sono un po' sensibili sull'argomento). In quel caso saresti un genio del male capace di prendere due piccioni con una fava in nome dell'analfabetismo. Quasi ammirevole. Ma potresti anche essere in perfetta buona fede e aver scelto questa storia maledetta per seguire il trend sintomatico degli ultimi anni che vuole storie d'amore alla E. L. James, con uomini cavernicoli tirati a lucido e donne a cui sembra abbiano disossato il cervello con un cucchiaio da gelataio. Forse speri che, avvicinando i lettori a storie tormentate come questa, salverai almeno lo stile e la grammatica, se non le menti di chi lo legge. Un piccolo supereroe letterario, insomma. Qual è la verità? Cosa ti ha spinto a fare questa scelta? Vendetta contro il genere umano come Megamind? Odio nei confronti dei libri, come Gaston? Sindrome della crocerossina? Patologia? Ignoranza? Io, se posso, preferisco immaginare che, alla base di questa tua strana scelta letteraria, ci sia stata una considerazione troppo letterale del concetto di Romanticismo con la complicità di una googlata notturna dell'ultimo secondo, in cui hai pescato il primo testo classico spuntato fuori digitando la voce "libro romantico". In quel caso, galeotto fu il web e chi lo usò con leggerezza.
Duille


7 commenti:

  1. Great post!

    You have a nice blog!

    Would you like to follow each other? (f4f) Let me know on my blog with a comment! ;oD

    Have a great day!

    xoxo Jacqueline
    www.hokis1981.com

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    1. Hi, thank you for the compliments! ^_^ I'll surely visit your blog! <3

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  2. Chapeau. Hai dato voce a tutti i miei pensieri!
    Tra l'altro, non vedo la pubblicità in questione da un po'. Spero si siano resi conto della cantonata! ;)

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    1. Guarda, lo spero anche io, perché questa è una svista di proporzioni epiche!!! E sono felice di non essere la sola ad avere avuto questo brutto impatto con la pubblicità in questione. Speriamo che la prossima volta scelgano un titolo un po' più calzante di questo, o che almeno lo leggano prima di inserirlo in una pubblicità progresso! :P Un bacione fanciulla e grazie per essere passata!

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    2. Grazie a te per essere passata dal mio angolino! Un bacione, buon sabato! ;)

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  3. Gandalf ci sta sempre, in primis B)
    A parte gli scherzi, concordo. Quello spot è orribile e non solo per i motivi - giustissimi - da te elencati. Personalmente mi dà fastidio quando determinati capolavori della letteratura vengono sempre sminuiti a "storie d'amore". Non che ci sia qualcosa di sbagliato in queste narrazioni, ma davvero ogni volta che una donna scrive d'amore - pure se è malato - dev'essere quello l'aspetto più rilevante, agli occhi del lettore?
    Polemizzato come mio solito, ribadisco che condivido ogni singola lettera del tuo post!

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    1. Ciao Virginia, hai perfettamente ragione e direi che questo tuo commento conclude il cerchio del mio post, completandolo con una riflessione decisamente più profonda della mia. Sembra che quando una donna inserisce una storia d'amore, anche piccola, all'interno di un romanzo, finisca per rimanervici aggrovigliata. Cime tempestose ne è l'esempio lampante. Magari un giorno renderanno giustizia a tutte queste talentuose scrittrici appiattite in un unico genere, che spesso non rende loro piena giustizia. Prima fra tutte, la povera Jane, relegata a letteratura esclusivamente femminile. Sigh! Un bacione fanciulla, grazie per essere passata a lasciare una parola! ^_^

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Eccomi! Sono una scrittrice in erba, divoratrice di libri, sognatrice professionista e ansiosa sociale multicorazzata. Ho la fissa dei ricordi, la testa fin troppo tra le nuvole, interessi disordinati, un amore impossibile per gli alberi e una passione al limite del ridicolo per le serie tv. Ah, e le presentazioni non sono proprio il mio forte. Si vede?

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