domenica 31 marzo 2019

World Congress of Families: il medioevo bussa alla porta.

A quanto pare è possibile viaggiare nel tempo. Doc e Marty lo avevano già fatto nel 1985, in effetti, e il Doctor Who lo ha reso un marchio di fabbrica da diverse ri-generazioni, ma finora tutto sembrava relegato a quel fantastico mondo che è la fantascienza, in cui basta pensare ad una possibilità, condirla di un po' di tecnologia e, voilà, il piatto è servito. 

E invece. 

E invece a quanto pare, come dicevo all'inizio, si può fare davvero. Solo così si può spiegare come nel 2019, in un'epoca in cui esiste la macchina elettrica, i viaggi spaziali sono diventati meta turistica dei milionari e si è riusciti a rendere popolare il gelato al puffo, ci si trovi davanti al World Congress of Families, una delle cose più anacronistiche e antidiluviane esistenti dai tempi della Santa Inquisizione Spagnola. 
Il WCF (che già dall'acronimo rivela la sua eloquente natura espulsiva da toilet) è un convegno anti-LGBT, anti-abortista, anti-divorzista, anti-femminista, non dichiaratamente ma di fatto anti-progressista e sicuramente anti-patico come una cacca di piccione che ti crolla sulla testa prima di un colloquio di lavoro importante. Si presenta a noi come un'opinione non richiesta su internet per "affermare, celebrare e difendere" (da chi non si sa) "la famiglia naturale" qualunque cosa essa voglia significare, dato che, in natura 
A- gli animali prevalentemente figliano con perfetti sconosciuti con cui non hanno condiviso neanche un conto al ristorante
B- solo pochi animali, come il castoro e il pinguino degli Antipodi, restano insieme per la vita;
C- fino a prova contraria, noi non discendiamo dai pinguini ma dalle scimmie e,
D- nel mondo animale è presente (e non come devianza) l'omosessualità, l'ermafroditismo (basta guardare i pesci rossi che scommetto molti di questi aulici promulgatori del concetto di normalità hanno regalato ai loro pargoli) e più modi diversi di accoppiarsi. Come a dire che per la natura, il mondo è bello perché è vario. 
Ad aggiungere controsenso all'ambiguità, la famiglia "naturale" è tale, secondo i relatori di questo congresso, perché "unita nel matrimonio". Adesso, qualcuno del convegno, per favore, mi trovi una gallina ed un pollo che, prima di deporre l'uovo, abbiano convolato a nozze davanti allo sguardo di genitori commossi e dell'immancabile zio ubriacone. Già da queste premesse si può facilmente intuire come le ideologie portanti del convegno si tengano insieme con lo sputo (un virile sputo eterosessuale, ovviamente) ma se ciò non bastasse, possiamo tornare indietro fino alle origini dell'evento, partorito dalla mente di Allan C. Carlson, storico ed ex funzionario del governo Reagan,  che se lo inventò per contrastare il calo demografico nelle società occidentali imputato alla rivoluzione sessuale e al femminismo. Un concetto che sembra avere una inquietante affinità di forma con un assioma del Pastafarianesimo, secondo cui l'aumento dei fenomeni del cambiamento climatico sono correlati alla riduzione del numero dei pirati nel globo. La differenza tra i due concetti però, e qui sta la mia inquietudine, è che il secondo è volutamente provocatorio e goliardico, mentre il primo si avvale della serietà profetica di Matusalemme e della prepotenza dello sfollagente sul cranio del manifestante. 
E se anche questo non fosse sufficiente, si può sempre snocciolare una serie di affermazioni di inconfutabile valenza scientifica (a scanso di equivoci: sarcasm ON) promulgate da alcuni degli esponenti del convegno di quest'anno, che sostengono ad esempio come il sesso anale sia collegabile ai rituali satanisti oppure che la lotta contro la violenza sulle donne sia distruttivo per la famiglia tradizionale, dandoci quindi, oltre ad una visione evidentemente galileiana di queste affermazioni, anche uno spaccato sociologico del tutto nuovo, che vede la stretta correlazione tra tradizione e botte da orbi. Cose che le mamme del passato, con il battipanni, il mattarello, la ciabatta e la più moderna cucchiarella di legno sempre a portata di mano, avevano capito perfettamente e tramandato a noi figli. Scemi noi che non l'avevamo capito. Ovviamente non mancano mai gli evergreen di turno, più longevi dei dischi in vinile e dei risvoltini nei pantaloni che non vogliono proprio saperne di sparire, ovvero l'associazione tra aborto e omicidio e tra omosessualità e pedofilia, anche questi corroborati da studi scientifici probabilmente condotti da Joseph Gall in persona, inventore della Supercazzola Suprema del 1800, ovvero la frenologia, ma dalla pericolosità dell'eugenetica, che ricordiamo è stata molto apprezzata da un certo omino isterico con i baffi a spazzola (e no, non sto parlando di Charlie Chaplin). E non voglio neanche entrare in quella trita e ritrita questione della "teoria del Gender", di cui ovviamente il WCF si fa portavoce, e che si basa su una campagna di disinformazione di proporzioni paragonabili alle teorie che affermano che i bambini nascano sotto i cavoli, che quando si ha il ciclo non lievitino i dolci e che la Luna sia fatta di formaggio. 
Date tutte queste premesse, resta e si rafforza una domanda: chi ha deciso che queste persone fossero meglio di altre per poter parlare di diritti civili, di famiglia e di genere? Chi ha deciso che loro fossero le più indicate per dire cosa formi un nucleo familiare? Sono forse il CAF, che decide chi dobbiamo includere nell'ISEE? Chi ha deciso che avessero un'autorità maggiore di altri per prendersi il diritto di giudicare ciò che per antonomasia è ingiudicabile e decidere cosa sia normale, naturale e giusto? Non vedo, tra i relatori di questo convegno, psicologi, antropologi, sociologi e tantomeno, visto che tirano in ballo questo benedetto concetto del "naturale", qualche biologo o naturalista. Quello che vedo sono un mucchio di politicanti, tutti appartenenti all'estrema destra di stampo religioso, scrittori, presidenti di associazioni pro life, duchi e principesse (davvero), calciatori, una manciata di psichiatri, e preti. Nessuno di loro (a parte forse gli psichiatri) ha competenze tecniche per poter parlare di questo argomento, se non una nebulosa dottrina morale che sembra emergere da cassetti polverosi, teorie antidiluviane o da una macchina del tempo. 
Perciò mi rivolgo direttamente a voi, relatori del WCF. Dato che vi vedo smarriti nei fiumi dell'incenso oscurantista, voglio aiutarvi ad uscire dai secoli bui in cui siete accartocciati, con un pratico bigino di ovvietà che dovete tenere sempre con voi, vicino al cuore, e che vi aiuterà a chiarirvi le idee.
1. Non è il genere a definire chi sia giusto amare, ma la CONSENSUALITA'. Tutto il resto è stupro, stalking, molestie, mobbing, pedofilia e zoofilia. 
2. La famiglia non si basa sull'eterosessualità della coppia e sul matrimonio ecclesiastico, ma sul RISPETTO RECIPROCO. Quindi può essere formata da maschi, femmine, gatti, cani, girbilli, pappagallini, tartarughe, amici e zii acquisiti. Potete depennare dalla lista tutti i nuclei in cui si esercita e si subisce violenza. E, se ve lo steste chiedendo, sì, anche quello in cui il marito tira qualche sberla alla moglie perché la cena non era pronta alle otto in punto. 
3. Le donne non hanno come passatempo preferito l'aborto. Non scelgono se fare la lezione di yoga o fare un raschiamento dal ginecologo. Quindi è inutile che gli piazzate fuori dalle cliniche stuoli di antiabortisti con le Bibbie in mano. Vi assicuro che la loro sarà sempre (e vi prego tatuatevelo sulla fronte), SEMPRE una scelta sofferta con cui convivranno per tutta la vita. 
4. Non esiste il complotto sul Gender. Quella si chiama INFORMAZIONE. Se siete dei negazionisti, quello è un problema vostro e del vostro psicologo, non dell'umanità tutta. 
5. L'LGBT NON E' UNA RELIGIONE, quindi non ci sono conversioni, integralismi, rituali, dogmi da seguire né iniziazioni orgiastiche, nel caso vi fosse venuto in mente. Ci sono solo persone che non vogliono essere discriminate o "tollerate" per ciò che sono. Vogliono solo essere trattate come persone. 
6. Questo c'entra relativamente: vorrei ricordare all'ala africana e femminile dei relatori che i vostri colleghi sono gli stessi che, in altri tempi e in altri luoghi, sarebbero stati sostenitori della teoria della razza e della inferiorità intellettuale della donna.
Ma dato che so già che nel migliore dei casi ignorerete i miei bigini e, nel peggiore, lo butterete nel fuoco purificatore spegnendone poi le braci con l'acqua santa, ho una proposta per il convegno dell'anno prossimo: invitate come ospiti un terrapiattista, una curandera sudamericana, Vanna Marchi, un bimbo di 5 anni che ha iniziato a farsi le sue teorie sul mondo e un esponente di Scientology (che, come religione, ha la stessa solidità ideologica di questo convegno). Sono sicura che sarà un successo. 
Duille

0 commenti:

Here I am!

La mia foto
Eccomi! Sono una scrittrice in erba, divoratrice di libri, sognatrice professionista e ansiosa sociale multicorazzata. Ho la fissa dei ricordi, la testa fin troppo tra le nuvole, interessi disordinati, un amore impossibile per gli alberi e una passione al limite del ridicolo per le serie tv. Ah, e le presentazioni non sono proprio il mio forte. Si vede?

Visite

Powered by Blogger.

Cerca nel blog

Lettori fissi

Archivio blog