domenica 9 marzo 2014

Con tutto l'amore che ho.

La morte fa un effetto particolare sulle persone. Coloro che sono colpiti da un lutto si trovano ad agire e sentire in modi che loro stessi non comprendono e che li lascia turbati, confusi, se non addirittura in colpa. Solitamente ci si aspetta un dolore struggente, un'ondata di sofferenza che sommerga tutto, lasciando solo un senso di subacqueo stordimento. Ma più spesso, semplicemente, le emozioni vengono aspirate, lasciando un'anestetico vuoto, colmato solo dallo sgomento e dal senso di colpa per "non provare quello che dovresti provare". Salvo poi maturare dubbi sulla propria sanità mentale quando, nel cuore della notte, ci si alza e si comincia a lavare ogni centimetro della cucina, comprese mattonelle, cappa e pomelli dei cassetti. Sono i piccoli doni di una mente in lutto: sensi di colpa e timore di star impazzendo. I pensieri funzionano in modo diverso, e ci si ritrova a dire le cose più strane, per esempio che non avete fatto abbastanza foto a Natale. E poi, ci sono le beghe burocratiche, l'organizzazione del funerale, le dolorose telefonate ai parenti, che ti costringono a rivivere tutto quello che vorresti solo lasciare spegnere sotto la cenere. E' anche il momento del calore dell'affetto di amici e parenti. Un momento in cui senti di non essere solo, ma circondato da un amore sincero e disinteressato, che scalda il cuore colpito dalla tempesta di neve. Credo che non esista miglior modo di salutare una persona che hai amato che celebrandone la vita con le persone che gli hanno voluto bene, raccontando delle sue avventure e ridendo delle sue buffe disavventure. Un po' alla Big fish, per intenderci. Magari, mangiare i cibi preferiti dello scomparso, ascoltare la sua musica preferita o giocare al suo gioco favorito.

Mio nonno ci ha lasciati da poco. Lui adorava i cantuccini e i torroni. Era una persona che amava i bambini tanto quanto odiava gli animali. Era un pessimo oratore, ma un grande burlone. Era un molisano con l'anima e il cuore napoletano. Ha avuto una vita lunga, segnata dalla guerra, come tutti gli uomini della sua generazione. Ha visto tanta storia, di quella con la S maiuscola, ma ha sempre dato più valore alla vita quotidiana, di cui parlava dettagliatamente. Ed era anche un grande artista, trasformava il ferro in esseri dotati di vita e bellezza. Lui non si è mai chiesto cosa ci fosse dopo la vita, ha sempre preferito viverla senza farsi domande a cui non avrebbe mai trovato risposta.  
Ma io mi sono sempre chiesta cosa accada dopo la morte. Dove si vada, cosa si senta. Si provano le emozioni che si provano in vita? Si prova paura? Si ha ancora coscienza? Oppure ci si libera di queste ingombranti emozioni e si inizia questo viaggio in una sorta di eterea serenità? Ci si ritrova di colpo in un regno celeste, fatto di angeli e nuvole soffici? O, come descritto in Amabili Resti, ci si ritrova esattamente nel luogo dove si vorrebbe essere, meravigliosa riproduzione dei sogni più splendidi? In quel caso, mio nonno sarà probabilmente nella sua casa, costruita con le sue mani, nella terra del suo cuore, circondato dai suoi attrezzi e dalle persone che ha amato e perduto a sua volta. Oppure, potrebbe esserci una immediata reincarnazione in una nuova vita, così che il suo ultimo respiro coincida con il primo pianto della sua nuova vita. E allora in realtà saremmo ancora insieme, legati in qualche modo da un filo del suo passato e del nostro presente. Ma voglio pensare che, se così non fosse, la morte sia come quella descritta da Philippe Pullman ne Il cannocchiale d'ambra.

"Quando sarete fuori di qui, tutte le particelle che vi compongono si disgregheranno e sparpaglieranno, proprio come succede ai daimon [...] Tutti gli atomi che li componevano sono finite nell'aria e nel vento e negli alberi e nella terra e in tutte le cose viventi. Non svaniranno mai. Sono semplicemente parte del tutto." 

"Anche se ciò significasse l'oblio, amici, lo accoglierò a braccia aperte, perché non sarà comunque il nulla; saremo di nuovo vivi in migliaia di steli d'erba, in milioni di foglie, cadremo con le gocce di pioggia e spireremo nella fresca brezza, scintilleremo nella rugiada sotto le stelle e la luna fuori di qui."
Io auguro tutto questo a te, mio caro nonno,
e ti saluto,
con tutto l'amore che ho.




Duille
p.s. per te solo immagini belle. 

   

1 commento:

  1. Tutto quello che hai scritto è semplicemente meraviglioso!

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Eccomi! Sono una scrittrice in erba, divoratrice di libri, sognatrice professionista e ansiosa sociale multicorazzata. Ho la fissa dei ricordi, la testa fin troppo tra le nuvole, interessi disordinati, un amore impossibile per gli alberi e una passione al limite del ridicolo per le serie tv. Ah, e le presentazioni non sono proprio il mio forte. Si vede?

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